dott. Francesco Stanzione
Nato a Molfetta (BA) il 18 novembre 1955
Conservatore, Laico, Cattolico Romano Integralista


C R E D O
nei valori di una volta:

DIO
(Tuo è il regno, Tua la potenza e la gloria nei secoli)

PATRIA
(Servire l'Italia, "Terra dei padri", con ogni mezzo: col lavoro e col sangue)

FAMIGLIA ... Tradizionale
(Come comunità naturale fondata sul matrimonio, orientata alla procreazione, è l'unico elemento prezioso di stabilità sociale ed economica)

GIUSTIZIA
"Combatti per la giustizia, per la tua anima, e fino alla morte lotta per la giustizia: Dio sconfiggerà per te i tuoi nemici" (Papa Pio IX, enciclica Ubi Nos)

RISPETTO della LEGGE
"Comando della ragione, ordinato al bene comune,
promulgato da chi è incaricato di una collettività"
(S. Tommaso D’Aquino, Summa Theologiae)

ETICA CRISTIANA
(rappresenta l'unico ostacolo al relativismo etico, prima di un totale capovolgimento di tutti i valori)

PRIMATO della POLITICA
(che dovrebbe essere ispirata dai due principi della sussidiarietà e della solidarietà sociale, che sono alla base dell'economia sociale di mercato),

LEALTA', ONESTA'

LIBERTA'

"La libertà non è facoltà di disimpegno da;
è facoltà di impegno per – una partecipazione all'Essere stesso.
Di conseguenza, l'autentica libertà non può mai essere raggiunta nell'allontanamento da Dio"
(Papa Benedetto XVI)

SOLIDARIETA', CARITA'

"Dovreste conoscere ciò che vuole dire povertà, forse la nostra gente ha molti beni materiali,
forse ha tutto, ma credo che se guardiamo nelle nostre case, vediamo quanto è difficile trovare un sorriso e il sorriso è il principio dell'amore"
(Madre Teresa di Calcutta)

DIGNITA' della PERSONA
"considerare il prossimo, nessuno eccettuato, come un altro se stesso, tenendo conto prima di tutto della sua vita e dei mezzi necessari per viverla degnamente" 

(Concilio Vaticano II, Cost. past. Gaudium et spes, 27: AAS 58 "1966" 1047)

LAVORO
(il vero motore dello sviluppo del paese e prezioso elemento di stabilità sociale ed economica)

DIRITTO alla VITA
"Auspichiamo e vogliamo impegnarci per educare alla pienezza della vita, sostenendo e facendo crescere, a partire dalle nuove generazioni, una cultura della vita che la accolga e la custodisca dal concepimento al suo termine naturale e che la favorisca sempre, anche quando è debole e bisognosa di aiuto" 

(Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente della CEI per la 33a Giornata Nazionale per la vita)

SUSSIDIARIETTA'

"Una società di ordine superiore non deve interferire nella vita interna di una società di ordine inferiore, privandola delle sue competenze, ma deve piuttosto sostenerla in caso di necessità ed aiutarla a coordinare la sua azione con quella delle altre componenti sociali, in vista del bene comune." (Pio XI, lett. enc. Quadragesimo anno, I: l. c., 184-186)

BENE COMUNE
"[...] Così il fine della società non è il bene individuale né la collezione dei beni individuali di ognuna delle persone che la costituiscono.
Una simile formula dissolverebbe la società come tale a beneficio delle sue parti: essa ritornerebbe o ad una concezione apertamente anarchica, o alla vecchia concezione anarchica larvata del materialismo individualista, secondo la quale tutto il dovere della città è di vegliare al rispetto della libertà di ognuno, mediante cui i forti opprimono liberamente i deboli.
Il fine della società è il bene della comunità, il bene del corpo sociale.
[...] Il bene comune della città non è né la semplice collezione dei beni privati, né il bene proprio d'un tutto che (come la specie, per esempio, riguardo agli individui, o come l'alveare riguardo alle api), frutta a sé solo e a sé sacrifica le parti. [...] il bene comune della città implica ed esige il riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone (e quello dei diritti della società familiare dove le persone sono impegnate in modo più primitivo che nella società politica) e comporta esso stesso come valore principale la più alta accessione possibile delle persone alla loro vita e alla loro libertà di sviluppo, e alle loro comunicazioni di bontà che a loro volta ne procedono"
(Jacques Maritain, La persona e il bene comune)


MI . O P P O N GO:

alla morale permissiva
(che non realizza l'uomo al rispetto della legge e della virtù)
"L'ordine morale non si regge che in Dio: scisso da Dio si disintegra." (Papa Giovanni XXIII, Mater et Magistra, 193)

alla globalizzazione
(l’apertura maggiore del mercato e quindi l'altissima mobilità di risorse e di conoscenza, ha generato una ipercompetizione tra aziende che ha ridotto la loro fetta di mercato e quindi il profitto con conseguenze negative sul benessere e sulla capacità di mantenere e generare occupazione)

all'aborto
"Nel nostro secolo un altro cimitero deve essere aggiunto alla lista della crudeltà umana: quello dei mai nati" (Papa Giovanni Paolo II)

all'eutanasia
"L’uomo è veramente creato per ciò che è grande, per l’infinito. Il desiderio della vita più grande è un segno del fatto che ci ha creati Lui, che portiamo la sua 'impronta'. Dio è vita, e per questo ogni creatura tende alla vita; in modo unico e speciale la persona umana, fatta ad immagine di Dio, aspira all’amore, alla gioia e alla pace" 

(Papa Benedetto XVI, Messaggio per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù 2011, 6 agosto 2010, n.1)

alla pedofilia

all'aggressione laicista
(che nega la rilevanza politico-culturale della fede cristiana),

alla cultura corrotta
(che non programma l’uomo a difendere i valori della società),

al piacere senza morale

all'immoralità dei costumi sociali: consumismo ed edonismo
"divitiae, si affluant, nolite cor apponete" se le ricchezze affluiscono nelle tue mani, non mettere in esse il tuo cuore. Abbi il coraggio di impiegarle generosamente. 

E, se fosse necessario, eroicamente.  Sii povero in spirito (J. Escrivá, Cammino 636)
 

alle droghe
 

all'indifferenza

alle ingiustizie sociali